Per cercare di prevenire eventi a dir poco spiacevoli, molto spesso le persone usano sottoscrivere una polizza per riuscire a ricevere delle somme di denaro nel caso in cui queste situazioni problematiche si dovessero concretizzare. Tuttavia, un contratto che serve a coprire il rischio legato alla vita è chiamato proprio polizza vita, i cui rischi vengono definiti demografici perché sono eventi che potrebbero capitare ai diretti interessati. Ma, siccome si sta comunque parlando dei propri investimenti da sborsare per una buona causa, ossia un tipo di assicurazione da cui è possibile trarre risorse per affrontare problemi come la perdita dell’autosufficienza o la perdita temporanea della vita stessa, è bene sapere come sceglierla. Di seguito forniamo dei consigli pratici su come scegliere una polizza vita.
Valutare le diverse tipologie di polizza vita
Prima di tutto occorre informarsi sulle tipologie di polizza vita, le quali variano e offrono contenuti differenti a seconda dei casi. In tal modo è possibile fare una scelta certamente più consapevole, e a prescindere la conoscenza è sempre un plus essenziale. Si specifica, dunque, che l’assicurazione vita caso morte è considerata a tutti gli effetti la polizza vita tradizionale. Qualora l’individuo assicurato dovesse morire durante il periodo di copertura, allora al o ai beneficiari viene corrisposto il capitale fissato nel momento in cui è stato siglato il contratto. Così facendo si avrebbe l’occasione di tutelare economicamente la propria famiglia da uno sfortunato evento improvviso. La polizza caso vita predispone invece il pagamento se eventualmente l’assicurato dovesse ancora risultare in vita al momento della scadenza, e lo scopo di questa tipologia di contratto sta nel tutelare un soggetto al raggiungimento di una certa età oppure nell’avvantaggiare il beneficiario scelto in precedenza. Quest’ultima ricorda, in un certo senso, la previdenza integrativa, poiché preserva lo stile di vita di una persona in pensione. La polizza mista è la combinazione delle due descritte fin qui, dunque copre sia la vita al momento della scadenza della polizza che la morte; ovviamente il costo complessivo è maggiore. Infine, l’assicurazione vita mutuo abbina due polizze insieme, quella per la morte e quella per il pagamento della casa: semmai l’interessato dovesse perdere la vita o dovesse essere colpito da invalidità permanente totale, l’istituto bancario verrebbe tutelato per l’estinzione del debito residuo. Con questo tipo di contratto il capitale assicurato decresce proporzionalmente al debito residuo, e i familiari dell’individuo vengono tutelati anche per quanto riguarda il pagamento del mutuo dell’abitazione.
Comprendere le esigenze per scegliere una polizza vita
Una volta che ci si è informati su tutte le casistiche e sulle diverse tipologie di polizza vita, arriva il momento di comprendere le proprie esigenze: perché si ha la necessità di sottoscrivere l’assicurazione in questione? Di quanto denaro si potrebbe aver bisogno? Per quanto tempo urge una copertura? Che budget si ha a disposizione? Il punto è che porsi interrogativi del genere è fondamentale, così come darsi delle risposte precise e fedeli alla realtà dei fatti. Gli scopi, per esempio, potrebbero essere diversi in quanto si avrebbe l’occasione di sottoscrivere una polizza vita per garantire il sostentamento della famiglia in caso di scomparsa prematura, per coprire i debiti, nonché per lasciare un’eredità ai beneficiari indicati. Il suggerimento è di calcolare quante e quali sono le spese giornaliere, i debiti e i costi per tasse, istruzione dei figli e tanto altro, poiché agendo in tal modo è possibile capire grossomodo di quale somma si avrebbe bisogno al momento del proprio decesso (o altri casi). Per quanto riguarda la copertura, è bene seguire questa guida su come scegliere la durata dell’assicurazione sulla vita di MA Assicurazioni, essendo davvero completa e approfondita. Infine, è imprescindibile riuscire a bilanciare il proprio budget con l’importo della copertura di cui si ha la necessità, poiché comunque c’è da investire per ricevere dei premi assicurativi.
I fattori variabili al momento della scelta di una polizza vita
I fattori variabili su cui riflettere sono molti, per cui si parte dal valore nominale della polizza per arrivare ai benefici aggiuntivi. A proposito del valore nominale, è bene sapere che si riferisce all’importo che la compagnia assicurativa dovrà pagare al momento del decesso (o altri casi) del soggetto che ha sottoscritto il contratto. Bisogna poi stabilire quanto pagare in premi e con quale frequenza, così come ci si deve informare sulla qualità della compagnia assicurativa con cui impegnarsi. Il consiglio è di soffermarsi anche sui dettagli, ossia le esclusioni e le clausole, siccome potrebbero limitare la copertura. Infine, alcune compagnie delle volte offrono dei benefici aggiuntivi a seconda delle polizze, come per esempio l’assicurazione medica per fornire delle risorse a chi deve curarsi da una malattia grave.